Porta Romana – Così era Milano
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Disponibile
Autore | Bruno Pellegrino |
Editore | Meravigli |
ISBN | 9788879554749 |
Pagine | 176 a colori |
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Descrizione
Terzo volume del cofanetto Così era Milano: oltre 1000 pagine in cui il “meneghinologo” Bruno Pellegrino racconta le sue sorprendenti passeggiate, sestiere per sestiere (Porta Vercellina, Porta Ticinese, Porta Romana, Porta Orientale, Porta Nuova, Porta Comasina), via per via, cortile per cortile, entro la cerchia dei Navigli, alla riscoperta della Milano di ieri e di oggi; sei volumi riccamente illustrati a colori, che contengono tutto (ma proprio tutto!) ciò che per vestigia d’arte o reminiscenze storiche meriti di essere segnalato, con particolare attenzione per quei monumenti “minori”, i quali, per essere i meno importanti, sono anche i meno conosciuti.
La Porta Romana – le cui estreme regioni di mezzodì vennero ribattezzate, rispettivamente, Porta Vigentina e Ludovica – prendeva nome dal varco che interrompeva la cerchia di Mediolanum nei pressi dell’odierna piazza Missori. Da qui, e fino alla Crocetta, Massimiano distese sul finire del III secolo d.C. un duplice filare di portici: l’imponente Via Porticata, destinata a rendere più solenne l’accesso alla città da poco assurta al rango di capitale d’Occidente.
Ne costituisce l’estrema testimonianza il corso di Porta Romana, che ebbe la sua ultima stagione di splendore nei secoli XVII e XVIII allorché divenne passerella per le sfarzose carrozze dell’aristocrazia cittadina, solita darsi convegno nei salotti esclusivi di Casa Acerbi e Casa Annoni, che tuttora si fronteggiano all’inizio del corso; e poi dei Mellerio, dei Rougier e Pertusati. Ma il palazzo più bello e imponente dell’intero sestiere rimane pur sempre la Cà Granda, meraviglioso complesso sforzesco sorto a metà del ’400 per riunire in uno solo i tanti “spedali” che fiorivano tra S. Stefano e S. Nazaro. Già, S. Nazaro, la basilica d’origine paleocristiana che si specchia nel primo tratto del corso, mentre poco lontano svettano i campanili di S. Gottardo e di S. Antonio, i più vaghi della città.
- 15,3×22,5
- Volume illustrato a colori
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