All’Osteria del Falcone
€ 15,0
Disponibile
Autore | Tito Livraghi |
Editore | Meravigli |
ISBN | 9788879554084 |
Pagine | 192 |
Rassegna stampa | Leggi le recensioni |
Descrizione
1819-1820: i milanesi, reduci dalla sbornia napoleonica, sperano in un governo austriaco illuminato, come ai tempi di Maria Teresa, in chiave moderna, riformista. Si accorgono, però, presto di essere solo la “gallina dalle uova d’oro” dell’impero e senza alcun potere decisionale. Francesco I scrive: «Mi sta sommamente a cuore di trarre dalle provincie italiane il maggior utile possibile». Per sicurezza, a Milano sono di stanza 15.000 soldati croati, per 150.000 abitanti. Il popolo si accontenta, pur di non mandare più i figli a morire in guerra, mentre i ricchi si divertono nei tanti teatri. Solo alcuni nobili ambiscono all’indipendenza, ma le loro saranno mere utopie. Mentre la grande storia segue il suo corso, a lato viene narrata la piccola storia di un medico della Cà Granda, di una ex-filandina, di una giovane levatrice, di un barcarolo della Martesana, di un intellettuale, di una filantropa, di una locandiera… Alcuni sono personaggi già incontrati tre anni prima, nel romanzo “La Riviera di Milano”. Fa da sfondo l’Osteria del Falcone, dove si parla dei fatti di cronaca, della disputa tra Romantici e Classicisti, di medicina e di politica, dove si fanno pettegolezzi, schermaglie amorose e, soprattutto, si mangia bene.
- 14,3×21,3
- Brossura – Copertina plastificata
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